Linen, precious as the future

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Il secolo nuovo alla guida di Ettore Ponti

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30 Nov 2023

LINIFICIO

Alla morte del padre Andrea, Ettore Ponti prese in mano le redini di Linificio e Canapificio Nazionale: durante la sua direzione Linificio si ampliò con l’acquisizione e la realizzazione di nuovi impianti. La produzione di Ponte a Moriano (distrutta da un incendio del 1905), Lodi, Casalecchio di Reno (dove giunsero i macchinari salvati dall’incidente di Ponte a Moriano) permise di rispondere a una sempre maggiore richiesta di lino e canapa.

Il 1889 fu l’anno dell’Esposizione Universale di Parigi. A un secolo dalla presa della Bastiglia, la Ville Lumière diventò per qualche mese il centro del mondo e, all’ombra di una nuovissima Tour Eiffel inaugurata per l’occasione, l’azienda espose i suoi prodotti alle migliaia di persone in visita.

Dal 1913 si cominciò a profilare la costituzione della Commissionaria vendita filati per l’Italia, presieduta dallo stesso Ponti, un’intesa fra varie aziende del settore liniero che consentì poi nel 1915, quando il Paese entrò in guerra, di far fronte alle ingenti richieste di materiale da parte dello Stato.

Nonostante la Prima guerra mondiale, le acquisizioni di Linificio non si fermarono: nel 1917, infatti, venne acquisita la Barbieri & C., corderia di Viserba.

Finito il conflitto fu possibile tornare a una situazione di normalità e pensare nuovamente al futuro.

Nel 1919 Ponti si prodigò per la fusione tra Linificio e le Manifatture Italiane Riunite nonché la Corderia Nazionale, ma gli accordi furono bruscamente interrotti dalla morte dello stesso Ettore nell’ottobre di quell’anno.

Linificio e Canapificio Nazionale è sempre stato legato a doppio filo alla Storia. Sono diversi gli eventi che hanno influenzato il corso dei suoi 150 anni, ma è rimasto sempre intatto lo spirito con cui sono stati e sono tuttora affrontati, grazie alla forte volontà di rendere ancora più lunga la traiettoria dell’azienda.

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